Produttori del Gavi
Produttori del Gavi
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Terre del Gavi

LLe Terre del Gavi sono selvagge, appartate, intime. Vivono una dimensione del tempo sospesa, attraversata dallo scorrere dei torrenti - il Lemme, lo Scrivia, l’Orba - che disegnano valli dalla bellezza primigenia, come se nessuno le avesse mai attraversate.

I suoli hanno il colore della bandiera di Gavi, bande rosse in campo bianco che sono anche i colori del gonfalone di Genova, la cui giurisdizione si estese su queste terre dal Medioevo fino agli inizi del XIX secolo, punteggiando l’area di fortezze e castelli.

Le argille rosse, ricche di ferro, sono figlie di antichi depositi alluvionali pazientemente assemblati dalla lenta azione erosiva dei fiumi. Si trovano a nord di Gavi, verso Tassarolo e Novi Ligure e disegnano colline sinuose e pianeggianti, ricche di sostanza organica.

Le terre bianche, al contrario, sono suoli duri e poveri, che spingono la vite a cercare il nutrimento in profondità. Marne tufacee di origine marina, ricche di microelementi, che si innalzano fino a 400 metri formando colline assai più ripide e contraddistinte da un microclima più fresco e ventilato. Le terre bianche occupano la parte centro-meridionale del comprensorio, che dal comune di Gavi (dove marne e argille si toccano) si spinge fino alla punta estrema di Bosio e Carrosio, al confine con la Liguria.

Produttori del Gavi
Produttori del Gavi

IL PIÙ GRANDE VIGNETO DEL GAVI

Tra argille rosse e terre bianche, terreni marnosi e alluvionali, i vigneti coltivati dai Produttori del Gavi si estendono per oltre 200 ettari, toccando tutte le latitudini di queste colline e attraversando gli 11 comuni della denominazione.

È il più esteso vigneto delle Terre del Gavi, un patrimonio viticolo di straordinario valore paesaggistico, curato dagli 80 soci della cantina cooperativa. Ciascun socio è proprietario dei propri vigneti, la maggior parte dei quali è costituita da appezzamenti inferiori a 4 ettari, che ancora oggi sono coltivati in maniera manuale da oltre 95 famiglie del territorio.

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TERRE DIVERSE, UN SOLO GRANDE VITIGNO

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LLa varietà delle Terre del Gavi, la diversità dei suoli e il continuo scambio microclimatico tra Mediterraneo e Appennino sono alla base della felice espressione del vitigno principe di queste zone: il cortese.

Come il nebbiolo delle Langhe sa “leggere” i terreni in cui viene messo a dimora, così il cortese cambia volto e struttura sulla base del proprio terroir, assecondando le diverse condizioni ambientali e umane ed esprimendosi in una sorprendente pluralità di sfumature.

Dai terreni più sciolti ed argillosi di Novi Ligure, Serravalle Scrivia, Tassarolo, Pasturana e Capriata d'Orba, che regalano Gavi corposi e di buona struttura, si passa ai Gavi opulenti della valle del Lemme, sulla punta meridionale dei comuni di San Cristoforo e Francavilla Bisio, caratterizzati da suoli detritici misti a sabbie e limo. Fino ai Gavi delle terre alte e bianche di Parodi Ligure, Bosio e Carrosio. Qui, salendo sull’Appennino, ci si avvicina al mare e il cortese si carica della freschezza dei venti di Libeccio e della mineralità dei suoli tufacei.

Vertice qualitativo delle Terre del Gavi è il comprensorio delimitato dai confini del comune di Gavi, baricentro della denominazione e ideale luogo di incontro tra argille rosse e terre bianche, che si alternano a strati sabbiosi e arenarie. Sono le colline che danno origine al vino Gavi del Comune di Gavi, massima espressione di queste terre, sintesi perfetta tra corpo e freschezza, intensità dei profumi ed eleganza.

LE TERRE DEL GAVI

LLe colline del Gavi possono essere suddivise in due macroaree.

GAVI DOCG

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È l’area più ampia e articolata della denominazione. Si estende da nord a sud e comprende i comuni di Novi Ligure, Serravalle Scrivia, Tassarolo, Pasturana, Francavilla Bisio, Capriata d'Orba, San Cristoforo, Parodi Ligure, Bosio e Carrosio. Questa macrozona, a sua volta, può essere classificata in base ai suoli.

Gli altipiani

La zona degli altipiani, a nord, è quella che si eleva dalla piana dell’Alessandrino. Morfologicamente, è caratterizzata da colline ondulate che si elevano fino ai 200-250 metri di altitudine. Presenta terreni rossi, ricchi di ferro, argilla e sostanza organica. È una delle zone più densamente vitate del Gavi, da cui provengono gran parte delle uve dei nostri soci. In vigna, l’attenzione si concentra nel regolare la produttività del vitigno cortese, scegliendo le gemme da far fruttare per concentrare la qualità della vite in pochi grappoli.

Gli altipiani sono attraversati dal fiume Lemme, che lungo il suo corso ha accumulato depositi argillo-limosi, intercalati da ghiaie bruno rossastre, con tessitura da media a medio fine. I vini di quest’area donano Gavi di buon corpo, giocati su profumi floreali e delicate note fruttate.

In vigna, lavoriamo per ottenere il massimo della qualità: inerbimenti tra i filari, diradamenti e, se l’annata lo consente, vendemmia tardiva. Il microclima è più caldo e ricco d’umidità di altre zone, ma è accarezzato dai venti che giungono dal mare. 

Le terre bianche alte

Le terre bianche sono tipiche dei comuni di Bosio, Carrosio e Parodi, i più vicini all’Appennino. Qui i terreni si fanno duri e pietrosi, composti da argille tufacee compatte che le radici delle viti faticano a penetrare. Terreni poveri e freddi, che possono superare i 400 metri di altezza. In queste dure condizioni il vitigno cortese regala Gavi fini, eleganti e minerali.

GAVI DEL COMUNE DI GAVI

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Le terre del Comune di Gavi si trovano esattamente al centro della denominazione, tra le terre rosse degli altipiani e quelle bianche e alte vicino all’Appennino.

È la cosiddetta «fascia centrale», in cui marne argillose e tufacee si alternano, dando origine a suoli variegati, che si mostrano nella forma di colline dall’aspetto sinuoso, capaci di superare anche i 300 metri.

La zona del Comune di Gavi è storicamente la più vocata al vitigno cortese, quella dove il Gavi è nato e oggi si esprime ai vertici della qualità, riconosciuta anche dal disciplinare come super-zona «Gavi del Comune di Gavi». Il lavoro dei soci su queste colline è regolato da precise pratiche agronomiche, volta a massimizzare la vocazione: diradamenti selettivi per concentrare la qualità nei grappoli rimasti, inerbimento dell’interfila, concimazioni organiche e riduzione degli interventi in vigna per evitare il compattamento dei suoli.

Il risultato di queste attenzioni si rispecchia in Gavi d’ineguagliabile eleganza, intensità salina e note fruttate che non si riscontrano altrove. Le colline del Comune di Gavi sono state scelte per il nostro Gavi del Comune di Gavi biologico, uno dei pochi della denominazione. Cinque ettari da agricoltura biologica coltivati da un giovane socio nella zona di Forneto, su di un terreno bianco e sabbioso sulla riva sinistra del fiume Lemme.

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